La doppia anima del direttore di coro

Vi è mai capitato di vedere il direttore del vostro coro, un minuto prima mite e tranquillo nel suo angoletto in sala prove, trasformarsi completamente nel momento dell’esecuzione musicale? Dite la verità, succede quasi sempre. Doppia personalità? No; semplicemente, un’alternanza delle sue due “anime” artistiche, preziose alleate che, apparentemente contrapposte, lo affiancano in ogni momento della sua attività creativa.
C’è da studiare un nuovo brano? Concentrazione, una matita e la partitura: ecco il regno dell’Anima Contemplativa!
Con calma, nel silenzio del suo studio, il direttore analizza meticolosamente il pezzo. Quale tempo staccare? E dove sono le linee melodiche principali? E poi il timbro, i piani di sonorità, le voci secondarie; quell’entrata in “pianissimo” dei contralti, la ripresa del tema dei soprani, la gradualità nel “rallentando” dei bassi… È un continuo leggere e rileggere alla scoperta dei più piccoli dettagli, battuta dopo battuta, fino al colore e alla durata precisa dell’accordo finale.
A questo punto, l’Anima Contemplativa ha concluso il suo compito: il brano, nella testa del direttore, è pronto.
Ora c’è bisogno del coro.
Ed eccoci al giorno delle prove.
Da una parte il direttore che, eccitato, non vede l’ora di “montare” il brano musicale che per giorni ha costruito meticolosamente nella sua testa.
Dall’altra, schierato, il coro; e sappiamo tutti che non esiste al mondo un gruppo di persone più eterogenee di quelle che fanno parte di un gruppo corale amatoriale! C’è lo studente universitario che il giorno dopo ha l’esame; la mamma che dopo le prove corre a casa per preparare la cena; l’insegnante che ha appena finito un faticoso consiglio di classe… Tante persone, ognuna con il suo mondo; e davanti a loro, da solo, il direttore.
Una partita persa in partenza se, nel preciso momento in cui sale sulla pedana, non intervenisse in suo aiuto l’immancabile alleato di sempre: l’Anima Istrionica!
Arriva come un lampo: un attimo primo dell’attacco una scarica di energia si impossessa del corpo del direttore, che vediamo improvvisamente trasformarsi, nello sguardo, nel respiro, nella postura. Ogni sfumatura espressiva del brano è trasmessa con un gesto chiarissimo, tempestivo e univoco.
Sorride, finalmente soddisfatto, e guarda i suoi coristi, anche loro sorridenti.
Insieme, del resto, stanno creando la musica!
Stefano Gentili