È importante saper leggere la musica?

importante saper leggere la musica

Oggi vorrei proporre uno spunto di riflessione su uno degli argomenti più dibattuti della coralità amatoriale. Spesso, infatti, ci si chiede se per un corista sia necessario o meno saper leggere la musica.

Indubbiamente, non è semplice rispondere categoricamente a questa domanda. Nel corso del Festival, per esempio, ho ascoltato ottimi cori in cui non tutti i coristi conoscevano la scrittura musicale; d’altra parte, mi è anche capitato di ascoltare coristi con ottima lettura ma, se devo essere sincero, un po’ freddini.

La mia opinione? Beh, riguardo allo studio iniziale di un brano, il corista che sa leggere lo spartito parte sicuramente avvantaggiato. E aggiungerei anche che, quando un coro legge bene la musica, i tempi iniziali di studio si riducono, risparmiando così un po’ di fatica al maestro.

Detto questo, però, non tralascerei il fatto che una cosa è lo studio iniziale, un’altra cosa, ben diversa, è il risultato finale. E il risultato, per un coro, è solo uno: la migliore esecuzione possibile. Molto più che saper leggere la musica in senso accademico.

Sperare di ottenere questo risultato esclusivamente con una buona capacità di lettura non è realistico, soprattutto se questa capacità non è affiancata da quelle che ritengo siano le quattro “virtù cardinali” del corista: passione, disponibilità, impegno, perseveranza.

Stefano Gentili

Direttore del Festival

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