Le tradizioni di Natale in Val Pusteria: cosa c’è di dolce in tavola?

Quali dessert si mangiano in Val Pusteria a Natale? Oggi parliamo di bontà che scalda il cuore, come solo un poco di zucchero può fare!
Iniziamo dallo Zelten, un pane dolce con un ripieno di fichi, mandorle, noci, miele, frutta candita. Come tutte le antiche ricette tradizionali, preparate in ogni casa, lo zelten ha moltissime varianti, ma in linea generale si possono distinguere due tipi di zelten: quello trentino, che assomiglia ad una torta morbida di frutta secca, e quello sudtirolese dalla forma schiacciata, simile a un grande biscotto formato per lo più da una grande quantità di frutta secca. Il nome Zelten, deriva dal tedesco “selten” che significa “a volte”, proprio a indicare che il dolce viene preparato solo in occasione del Natale.
Anticamente la preparazione dello zelten coinvolgeva tutta la famiglia, in particolare le giovani donne, dal momento che era consuetudine regalare lo zelten ai promessi sposi; per questo si preparava una forma piuttosto grossa che poi veniva divisa in tante parti da regalare.
Non mancano poi i Lebkuchen, biscotti tradizionali tirolesi a forma di albero di Natale, stella, cuore insaporiti con cannella e gli Spitzbuben. I Lebkuchen sono dei famosi biscotti speziati tedeschi e vengono preparati soprattutto in questo periodo. I Lebkuchen sono biscotti morbidi di cui non esiste una vera e propria ricetta originale, dato che in ogni zona in cui sono diffusi ne esiste una varietà diversa. Vengono profumati da spezie e decorati con glassa al cioccolato o con decorazioni in ghiaccia reale. Il loro segreto è che sono ancora più buoni il giorno dopo.
Ultimi ma non ultimi gli Spitzbuben: Spitzbuben in tedesco significa “bambini monelli” e vengono chiamati così perché i bambini monelli “rubavano” i biscottini non appena le mamme li sfornavano! Sono dei semplici biscotti di frolla farciti, solitamente, con una confettura di albicocche o fragola. Ma nulla vieta di usare anche altri tipi di confettura o, anche, la crema di nocciole, di pistacchio!
Concludiamo con le frittelle dolci tipiche tirolesi: strauben. Hanno forma di chiocciola e sono composte da un impasto di farina, uova, latte, zucchero, burro e un aromatico bicchierino di grappa. Le strauben (il termine tedesco straub significa tortuoso come la forma che il dolce assume durante la frittura) vengono di solito preparate nelle feste di piazza o durante le sagre di paese e vengono chiamate anche stràboli, stràuli, o fortaie.
E per mandare tutto giù? Non manca mai sulle tavole un po’ di Vin Brulè: la classica bevanda calda che aiuta a combattere il freddo, riscalda e emana forti profumi natalizi, a base di vino rosso, zucchero e spezie varie come cannella e scorza di arancia, una ricetta facilissima da preparare.