I bagni di San Candido: un pezzo di storia

Un pezzo di storia in Val Pusteria! L’escursione ai Bagni di San Candido è una splendida passeggiata nei boschi adatta a tutte le famiglie, che porta alle rovine del Grand Hotel che fu parzialmente distrutto nel corso della Prima Guerra Mondiale, e poi abbandonato al declino. È un luogo che mantiene invariato il proprio fascino, anche se si può visitare solo dall’esterno.
Vicino alle rovine vi sono cinque sorgenti minerali che si chiamano Imperatore, Lavaredo, Sulfurea, Fiera e Candida. In questo ambiente idilliaco, sorge anche la Cappella San Salvatore che risale al 1591.
Prendendo la seggiovia Baranci è possibile salire a 1500 metri da dove è possibile discendere ai Bagni di San Candido e assaggiare le acque termali. La passeggiata nel bosco è molto suggestiva e una volta arrivati ai bagni è possibile dare libero sfogo all’avventura.
I Bagni di San Candido hanno una storia molto più antica che risale all’epoca degli Illiri e dei Romani. Sul luogo, sono state rinvenute monete illiriche e anfore romane, che risalgono verosimilmente al periodo tra il 70 e il 160 d. C. La struttura che vediamo oggi fu costruita nel 1586 dal medico ungherese Johann Graf Scheiber, e in seguito trasformata in un Grand Hotel. Sin dai tempi del Medioevo le fonti termali della zona sono da sempre stati luoghi di interesse per cure e guarigioni. Successivamente, oltre ad immergersi nelle acque sulfuree e usarle per impacchi benefici, i clienti dell’hotel venivano qui per sorseggiare le acque curative. Oggi la meravigliosa area dei Bagni di San Candido è composta di un sentiero che costeggi le sorgenti termali e prati verdi dove correre a piedi nudi, magari bagnandosi lungo il ruscello che ci accompagna nella zona.
Tra le imponenti cime del Baranci, la passeggiata prosegue fino al Rifugio Jora che invita a un sostanzioso spuntino tipico. Per discendere dai Baranci, indimenticabile un giro in Fun Bob aperto in estate, adatto ad adulti e bambini.